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CORSO DI IGIENE DELLA PERSONA |
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L’igiene della persona è diventato nella nostra cultura un bisogno fisiologico
primario.
La nostra pelle né ha bisogno per conservare la sua integrità. tà.
La pulizia è sinonimo di benessere, chi soffre nel corpo cerca forze di
sopravvivenza e guarigione nei bisogni fisiologici primari tra i quali vi è
appunto l’igiene personale.
Ognuno di noi è dotato di recettori naturali con i quali raccoglie le
informazioni che provengono dall’ambiente esterno e dai propri simili.
GUARDARE - CAPIRE - TOCCARE MA SOPRATTUTTO ASCOLTARE
Quest’ultima è certamente la capacità più importante che devono avere coloro che
si accostano ad individui bisognosi d’aiuto.
Una persona che necessita d’aiuto, può dire o compiere cose che certamente non
farebbe se non si trovasse in quella situazione, in altre parole nello stato di
dipendenza da un altro individuo.
Sicuramente, chiunque svolgerebbe da se le proprie cure igieniche, se ne fosse
in grado.
La dipendenza da altri, in particolare per le attività d’igiene del corpo, area
riservata e personale della nostra vita, fa sì che vi sia un rifiuto psicologico
da parte della persona bisognosa verso chi si dispone ad aiutarla.
Un approccio sbagliato da evitare è quello del tipo .. E CHE CI VUOLE ?!
LA LAVO? LA CAMBIO... LA IMBOCCO... GLI FACCIO LA BARBA... ECC.
Il rispetto e la fiducia sono la base per mantenere viva da propria dignità.
Il tempo che si dedica ad una persona, non deve essere solo un momento
terapeutico o nel caso d’assistenza leggera, OBBLIGATO, ma piuttosto un tempo
utilizzato per apportare un aiuto alla persona in un momento particolare della
propria vita.
Il tutto inizia stimolando, interessando e contemporaneamente, portando il
soggetto alla consapevolezza dei propri limiti quindi dei propri bisogni, ed
all’accettazione che un'altra persona espleterà quelle attività personali.
Tutto ciò, non avverrà, se prima noi non riconosceremo i bisogni degli altri.
Solo allora, quando dimostreremo che non ci pesa e non ci disturba portare aiuto
e comprenderemo il soggetto in difficoltà, s’instaurerà un rapporto autentico e
sincero tra chi dona e chi riceve, che manterrà in chi ha bisogno la dignità e
porterà certamente benessere ad entrambe le parti coinvolte.
Nel caso in cui l’assistito sia in grado di collaborare sarà sufficiente
metterlo in condizione di provvedere da solo alle proprie cure igieniche, magari
ponendo alla sua portata tutto l’occorrente oppure, accompagnandolo in bagno.
Questo lo renderà molto felice ed accrescerà la propria autostima aiutandolo a
reagire. Particolare attenzione agli aspetti psicologici va posta nella pratica
di cure igieniche di parti del corpo intime o anche solo ?particolari?, non è
facile trovare persone che accettino facilmente di farsi lavare da qualcuno che
non conoscono, per limitare il senso d’imbarazzo dell’assistito, si può agire
cercando di scoprire solo la parte del corpo di cui ci stiamo occupando.
La pulizia dei piedi potrebbe essere un buon momento per scambiare due parole o
per ascoltare la persona, trasformando così un momento d’imbarazzo in una
piacevole parentesi, magari sedendoci accanto alla bacinella e facendogli un
massaggio, l’importante è la spontaneità con cui praticheremo ogni cosa, inoltre
se saremmo noi per primi a parlare della nostra vita, stimoleremo chi ci sta di
fronte a confidarsi con noi, e se ciò avverrà, avremo raggiunto un grado di
confidenza ed intimità che gioverà a chi offre e a chi riceve assistenza.
Per quanto riguarda l’igiene intima, chiunque ?subisca? questa pratica troverà
certamente questo il momento più imbarazzante. Sarà compito e responsabilità di
chi presta assistenza rendere questo momento il più sereno possibile.
Per fare accettare il nostro intervento dovremo per prima cosa accettarlo noi!
Se l’assistito intuirà da parte nostra fastidio, disturbo o peggio disgusto, si
sentirà ancora più imbarazzato ed umiliato.
Vi posso assicurare che chi si trova a letto, ed ha bisogno dell'aiuto di altri
per svolgere attività apparentemente banali e scontate come lavarsi le mani,
percepirà ogni nostra emozione / reazione anche se tacita.
Sarà solamente vedendo quel vecchietto come il nostro nonnino, la signora
anziana come la nostra mamma o semplicemente guardando loro con amore che
riusciremo a svolgere tutte le attività necessarie con naturalezza e
tranquillità.
Il segreto come sopra menzionato è guardare quella persona come colui che amiamo
e per il quel faremo qualsiasi cosa pur di portare un poco i sollievo e non come
uno sconosciuto!
Se pensiamo che l'igiene personale sia l'ultimo dei problemi di una persona
gravemente malata ci sbagliamo, basti considerare che il primo sintomo della
depressione è il rifiuto a lavarsi.
Essere freschi, puliti e profumati fa sentire meglio chiunque, anche un malato
terminale!! |
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